venerdì 12 aprile 2013

Succede nel deserto

Marco Olmo
Marco Olmo, un uomo di 65 anni, ha appena ultimato la Marathon des Sables, una corsa a tappe nel deserto, durissima. 223,6 chilometri nel deserto marocchino percorsi in meno di una settimana a 40 gradi all'ombra.
Ha intrapreso l’attività podistica tardi, a 27 anni, “quando gli altri smettevano”, come dice lui. Dopo un periodo passato a gareggiare (e a vincere) nella corsa in montagna e nello scialpinismo, all’età di quarant’anni ha iniziato ad affrontare competizioni estreme nel deserto africano, quali la Marathon des Sables appunto, la Desert Cup (168 km nel deserto giordano), la Desert Marathon in Libia e la Maratona dei 10 Comandamenti (156 km sul Monte Sinai), raccogliendo un successo dopo l’altro.
Il suo “vagare” in giro per il mondo l’ha portato a gareggiare in Martinica nel Tible Raid, dove si è piazzato quinto, e a partecipare anche alla Bad Water Ultramarathon nel deserto della California: 135 miglia non-stop tra la Valle della Morte e le porte del Monte Whitney (da -86m, punto più basso degli Stati Uniti, ad oltre 2500 m) che si corrono con temperature che superano i 126 gradi F° (circa 52 °C). A 58 anni è diventato Campione del Mondo vincendo l’Ultra Trail du Mont Blanc, la gara di resistenza più importante e dura al mondo: 167 km attraverso Francia, Italia e Svizzera oltre 21 ore di corsa ininterrotta attorno al massiccio più alto d’Europa.
Marco Olmo è diventato vegetariano a 37 anni per scelta salutistica. Poi l'essere vegetariano si è trasformato per lui – come ha dichiarato – in una filosofia di vita: «è diventato una forma di religione, un modo di vedere con occhi diversi il mondo. Un animale per me non è un pasto, ma un essere vivente. E con il vegetarianesimo si risolverebbe gran parte della tragedia della fame nel mondo».
Ambra
Foto e notizie riprese da Wikipedia.


17 commenti:

Anonimo ha detto...

bellissimo racconto di una realtà poco comune.

succede nel deserto...questo
succede nel mondo...tanto
...se si ha voglia di "vedere"

un saluto
a presto.

Erika ha detto...

Credo che nella vita si possa fare tutto a qualsiasi età, basta volerlo....

Vento di Passioni ha detto...

Una grande impresa per un grande uomo,
Il viaggio intrapreso lo porterà ad un traguardo migliore, quello con se stesso. Forza, tenacia, disciplina!
A presto Ambra.
Bacibaci Gabry

gattonero ha detto...

Quando leggo notizie di persone che passano la vita girovagando per il mondo, il primo pensiero va a dove trovano il tempo e i mezzi necessari per farlo.
A parte l'essere vegetariano (che è una scelta fattibile per tutti, basta volerlo ed esserne convinti), vorrei sapere, se possibile, l'utilità di tutte queste maratone, la più parte ai limiti dell'estremo.
Non lo chiedo con spirito polemico, ma proprio a titolo di informazione: se non portano nulla di buono a qualcuno, tanto varrebbe girare attorno a una quercia per ottant'anni, entrare nel Guinnes dei primati, e finalmente trovare riposo.
All'ombra della stessa quercia, ovviamente.
Ciao, bentornata, buona domenica e buona primavera.

Carmine ha detto...

complimenti è dura quando non hai vent'anni, bisogna allenarsi mangiare sano, una dimostrazione che vegetariani si può e un po di deve anche

gattonero ha detto...

Non metto in discussione l'agonismo, che è appagante di per sé, ancora di più a livello amatoriale. La mia domanda era diversa, e va oltre l'ammirazione per il fatto sportivo.
Per dire: se, mettiamo, Berlusconi invece che scendere in politica fosse sceso in una pista di atletica, ovvero si fosse dedicato alle maratone in giro per il mondo come fa Marco, questa domanda non avrebbe senso, visto che Berlusconi avrebbe avuto il tempo e i mezzi per dedicarsi ad altro che non fosse la politica.
Purtroppo, per il bene dell'Italia, dice lui, e per il male degli italiani, diciamo noi, non lo ha fatto.
Per gusto personale ha tenuto per sé solo l'agonismo amatoriale, contando sul fatto che in quel campo non sono previsti controlli antidoping.
Torno a Marco, e preciso le domande: oltre a correre le maratone, cosa ha fatto e cosa fa nella vita per poter coprire le spese, che presumo ingenti, che questa passione comporta?
La seconda: queste maratone designano dei vincitori; a questi vincitori, oltre la medaglia (che, essendo sport amatoriale, dovrebbe essere d'or doublé, in omaggio appunto al dilettantismo) ci sono borse di soldoni, come succede nel golf o nelle bocce o nella pesca sportiva o altre attività remunerative come il calcio e il basket?
Buona parte delle maratone le ha corse in zone storicamente bisognose di aiuto, meglio se materiale: dicendo nel primo commento se "portano qualcosa di buono" intendevo appunto a queste genti, alle quali potrebbe importare una mazza che dei "turisti" (benestanti?) affrontino i pericoli del deserto per sport o appagamento amatoriale, quando loro, queste genti, lo affrontano ogni giorno per sopravvivere.
Per il vegetarianesimo, OK, credo sia una buona scelta, per il resto consentimi di lasciare il punto interrogativo.
Ciao, ancora buona domenica.

gattonero ha detto...

Vedi, quello che mi ha lasciato perplesso è la "vecchiaia" di quando ha iniziato. Io a 27 anni, non ancora sposato, "dovevo" lavorare per campare, e le uniche attività sportive che mi potevo permettere erano le partite di calcio di una squadretta aziendale (battezzata "Loisir", divertimento), che, dopo ogni gara, ci faceva rientrare al lavoro pesti, acciaccati e zoppicanti; ricordo, comunque, che facevamo beneficenza a piene mani: chi giocava contro di noi aveva i due punti assicurati (allora erano due)...
Un po' come fa il Torino adesso, perdendo però tre punti per volta.
Come Loisir, sai che divertimento!
Ciao, a questo punto buona settimana.

Anonimo ha detto...

Tanto di cappello per questo Signore,che ha passato quasi tutta una vita per uno Sport così interessante e particolare ,con tenace costanza ed amore !
Bentornata Ambra ! Un saluto Bianca
Scusa ,lo scrivo anonimo ,altrimenti non so che profilo dare Ciao

l'alternativa ha detto...

Che uomo!!!!! Che volontà, che forza, che determinazione....solo da ammirare incondizionatamente
Emi

nonno enio ha detto...

a parte il fatto che quest'uomo eccezionale ha la mia età e io non riuscirei a fare nemmeno la centesima parte che lui fa oggi, l'essere vegetariano forse aiuta almeno nel mantenere un certo peso forma che io purtroppo con la mia dieta mediterranea non riesco ad ottenere.

Seguace di Gesù ha detto...

Bentornata cara Ambra! ci sei mancata!


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Blogaventura ha detto...

Non è mai troppo tardi... come diceva il Maestro Manzi e poi beh... anch'io ho iniziato con la mountain bike... a 45 anni. Un salutone, Fabio

Sandra M. ha detto...

Grande ammirazione per persone così tanto coraggiose.

franciete ha detto...

Olá minha doce amiga, que bom te ver sempre sorrindo para mim, e nunca esquecendo que a nossa amizade pode ser distante mas é linda, as amizades conquistadas ao longo deste nosso percurso são sempre uma bênção.
Adorei ler a história desse verdadeiro atleta, pois quando se é assim nunca se envelhece, não é como eu que já nasci velha e as duras penas a que me tenho proposto ainda são piores mas que siga a vida nem que seja um dia atras do outro.
Beijinhos de luz, paz, e muito amor.

Beatris ha detto...

Forza, tenacia, costanza, e determinazione per una buona riuscita!
Un uomo da ammirare!
Buona giornata da Beatris

Antonella Leone ha detto...

lui si che è davvero un grande uomo e chi sà se ha davvero ragione l'essere veggetariano potrebbe davvero aiutare tanto?

Antonella Leone ha detto...

*vegetariano